Diario di bordo

Alicudi, Filicudi, Salina, Lipari, Vulcano, Panarea e Stromboli.

Le sette sorelle di Eolo. Il Dio del vento che ha scolpito queste schegge di lava solidificata, nel blu intenso del Mare Tirreno meridionale.

Le isole Eolie sono anche chiamate le “sette perle del Mediterraneo” grazie alla bellezza ed allo straordinario fascino, che emoziona il visitatore durante la navigazione.

Ogni isola ha una sua caratteristica peculiare che la differenzia da tutte le altre, nei paesaggi e nel carattere e nell’atmosfera unica che trasmette al visitatore. Sono ambiente ideale per veleggiare una settimana in barca all’insegna del relax, della scoperta e del divertimento, spensieratamente cullati dalle onde nel caldo sole del sud.

Isole nate dalla furia dei vulcani e lasciate a raffreddare grazie ad Eolo con i suoi colpi di vento e a Nettuno con le sue onde marine.

La navigazione tra le Eolie è piacevole ed affascinante, le isole sono tutte facilmente riconoscibili per l’imponente altezza dei rilievi montuosi, vulcani spenti od ancora attivi (Stromboli, Vulcano) che regalano l’emozione dell’esplosione di lava o di vapori sulfurei. Isole di incomparabile bellezza  con coste scoscese, spiagge nere e fondali tra i più ricchi di specie marine di tutto il Mediterraneo.

Le nostre crociere settimanali, vi permetteranno di assaporare direttamente il respiro di Eolo ed il calore della gente del sud. L’accoglienza eoliana, caratteristica della Sicilia insulare, permetterà di assaporare i prodotti tipici di una cucina antica ed incontaminata. Visitando le isole, una per una, tra bagni di mare, escursioni ai vulcani e visite dei caratteristici borghi.

Imbarchiamo al sabato sera da Lipari, la più grande e meglio servita isola, con aliscafi e navi diretti da Milazzo, Tropea, Reggio Calabria, Palermo ed anche Napoli.

La Barca: un Jeanneau Sun Odyssey 52.2 – Ronik – imbarcazione di quasi 16 metri, progettata da Bruce Farr, per una navigazione veloce, comoda e sicura. Dotata di 4 cabine doppie, tutte con proprio bagno privato, vi accoglierà con il calore e la disponibilità di Betty e Mauro, professionisti del mare, esperti navigatori e sapienti conoscitori delle Eolie, da cui sono stati ammaliati e stregati anni fa, grazie alle bellezze del luogo ed all’accoglienza delle genti isolane.

A bordo troverete una cambusa già stivata e programmata dall’equipaggio, a base di prodotti locali e siciliani, a disposizione degli ospiti per tutta la crociera.

A seguire un programma “di massima” della settimana di vela alle Eolie.

Ovviamente a seconda delle condizioni meteo della settimana, il seguente programma potrà subire variazioni nell’ordine della navigazione, indipendenti dalla volontà dell’organizzazione.

PRIMO GIORNO, SABATO: Lipari

Imbarco ore 19:00: Lipari – Marina Lunga

Betty e Mauro saranno lieti di attendervi al pontile “La Buona Fonda”, il primo pontile galleggiante di Marina Lunga, dopo il molo di attracco degli aliscafi, a soli 5 minuti dallo sbarco. Salendo a bordo avrete modo di conoscere Ronik ed il suo equipaggio, un fresco bicchiere di vino vi accoglierà mentre disporrete le vostre borse (morbide) nelle cabine assegnate.

Pinne, maschere, boccaglio e giochi d’acqua saranno disponibili a bordo, per gli ospiti, durante la settimana.

Un breve briefing dello Skipper farà in modo al gruppo di prendere confidenza con la barca e l’equipaggio e di conoscere l’itinerario della settimana.

La serata prosegue con cena a terra in un tipico ristorante liparota, gustando ottimi piatti della cucina eoliana. Per il dopo cena sarete liberi di visitare il centro storico di Lipari e divertirvi passeggiando fino a Marina Corta, con i suoi negozi e locali di musica dal vivo e specialità siciliane… granite, cannoli e cassate! Notte a bordo, ormeggiati e cullati nella Buona Fonda.

SECONDO GIORNO – DOMENICA: Panarea

La domenica mattina si mollano gli ormeggi…. e si inizia la navigazione con Ronik che ci accompagnerà per tutta la settimana veleggiando sicura tra le isole.

Poco dopo la partenza (30 minuti circa) una prima tappa alle Cave di Pomice di Lipari. Un luogo unico per il colore azzurro turchese del mare ed il bianco abbagliante della sabbia di pomice, derivata da una cava della pietra, oramai in disuso, ma non per questo meno affascinante. Il primo bagno è d’obbligo!

La navigazione prosegue per raggiungere Panarea, la più “cult” fra le isole, con le sue villette basse e le sue spiagge di sabbia. Una sosta a Lisca Bianca, per un piacevole snorkeling  tra le bolle sulfuree che fuoriescono da piccole bocche vulcaniche sottomarine e gli scogli ricchi di fauna mediterranea. Successivamente arriviamo a Cala Zimmari di fianco a Punta Milazzese. Un tranquillo ancoraggio su sabbia, in un anfiteatro naturale tra le colline dell’isola. Un luogo unico dove poter trascorrere  una tranquilla notte in all’ancora. In alternativa, per chi desiderasse una serata divertente nei ristoranti e locali mondani dell’isola, possiamo ormeggiare alle comode boe a pagamento, dove poter usufruire del pratico servizio tender 24 ore su 24 per discesa e rientro a bordo a qualsiasi ora.

TERZO GIORNO – LUNEDI’: Salina

Si salpa da Panarea per un bagno a Basiluzzo, Splendido isolotto di lava raffreddata, in un mare blu intenso. Descrivere la bellezza di questo luogo è impossibile, bisogna viverlo!

Valuteremo poi la possibilità di una navigazione attorno a Stromboli, in base alle condizioni meteo ed all’attività vulcanica dell’isola. Dal 2019, a seguito dell’intensificarsi dell’attività vulcanica e delle successive esplosioni di lava (che hanno purtroppo provocato anche un morto) l’ascesa alla vetta è vietata. La navigazione di fronte alla Sciara del Fuoco è vietata all’interno delle 2 miglia dalla costa. Una sosta notturna non sempre è agevole e sicura, quindi se ne valuterà volta per volta la possibilità.

Abbiamo in alternativa alla navigazione attorno a Stromboli, uno splendido ancoraggio allo scoglio “La Nave” sul versante NO di Panarea. Questo ancoraggio ci permetterà di tuffarci in acque cristalline e ricche di fauna e flora sottomarina, circondati da un ambiente selvaggio e spettacolare.

Proseguiamo con una veleggiata di un paio d’ore, raggiungiamo l’isola di Salina. Il cuore verde delle Eolie, con la caratteristica linea creata dalle figure dei due vulcani spenti: Monte dei Porri – 860 mt e Fossa delle Felci – 962 mt. L’isola ha una quantità di vigneti dell’ottima malvasia eoliana e caratteristici villaggi (Santa Marina – Malfa – Leni). Ci fermiamo per una passeggiata ed una visita a terra nello splendido villaggio di Santa Marina, porto di attracco dell’isola. Una camminata di poco più di un km su una strada panoramica a strapiombo sul mare condurrà l’equipaggio a Lingua. Punta meridionale dell’isola, con il bellissimo laghetto separato dal mare da una sottile lingua di terra e sormontato da un caratteristico faro. Troverete Ronik ed il suo equipaggio all’ancora ad attendervi, non prima di aver degustato assieme il tipico ed ottimo “pane cunzato” e le squisite granite di Alfredo. Notte all’ancora.

QUARTO GIORNO – MARTEDI’: Alicudi

Siamo nel “cuore” delle Eolie. Salpiamo da Lingua per costeggiare Salina sul lato sud. Ammiriamo Rinella (secondo approdo dell’isola) e raggiungiamo l’ancoraggio di Pollara. In questo luogo dalla bellezza devastante, scelto da Troisi e Noiret quale scenografia principale dello splendido “Il Postino”. L’ultima fatica di Massimo, che proprio al termine delle riprese è venuto a mancare al mondo del Cinema Mondiale ed alle amate isole. L’emozione di nuotare in queste acque in un l’anfiteatro tra ripide coste, sormontate dalle rade abitazioni del villaggio di Pollara.

Proseguiamo con una veleggiata che ci porterà all’isola più a Ovest dell’Arcipelago. Un’isola che ancora oggi conserva l’essenza dello spirito Eoliano, in un ambiente rurale di rara bellezza e fascino: ALICUDI. L’atmosfera di quest’isola ci trasporta in un tempo ormai lontano e spesso dimenticato. Non ci sono strade, ma solo sentieri e scalinate. Non ci sono auto ed il mezzo di trasporto dei bagagli, degli alimenti e dei materiali è il “mulo”. Gli abitanti del luogo sono accoglienti e socievoli. L’isola non ha approdi se non un piccolo molo in cemento dove fanno breve sosta gli aliscafi di servizio pubblico. Non ci sono ridossi, la profondità dei fondali è assai elevata e non permette l’ancoraggio sicuro. La sosta è possibile solamente grazie ad un piccolo campo boe, gestito dai locali, che possiamo utilizzare solo in condizioni di mare sicuro, calmo e tranquillo. Merita una passeggiata tra le rade case dell’isola, lungo le scalinate battute dagli Asini, tra panorami fantastici e silenzi assordanti. Un aperitivo lungomare al Bar Airone e una cena in uno degli Home Resturant in casa dei pescatori, ci permette di concludere la giornata con ricordi di un sereno passato che non deve essere mai dimenticato.

QUINTO GIORNO – MERCOLEDI’: Filicudi

Risveglio alla boa, nella calma e nel silenzio mattutino di Alicudi. Lasciamo la boa e l’isola per una breve veleggiata che ci condurrà a Filicudi. Per chi scrive forse la più “mistica” isola dell’arcipelago. Arriviamo nella parte Ovest dell’Isola in un luogo magico, “La Canna”: Una colonna lavica di 71 mt che si erge dal nulla nel mare blu. Possiamo dedicare tempo ai bagni e allo snorkeling tra la Canna stessa e lo scoglio Montenassari, splendido esempio di scultura lavica dall’aspetto diabolico. Una breve navigazione costeggiando la grotta del Bue Marino e proseguiamo per un bagno a punta Graziano (una delle 10 migliori spiagge d’Italia). Al pomeriggio arriviamo al piccolo villaggio di pescatori di Pecorini a Mare. Attracchiamo ad una boa a noi riservata di fronte al villaggio e scendiamo a terra per respirare l’atmosfera magica del luogo. Gustiamo un ottimo bicchiere di Malvasia locale al Saloon di Antonio, tra risate e chiacchiere di avventure marinaresche degli skipper. Qua troviamo il “Filicudi Wildlife Conservation”. Un centro di accoglienza ed assistenza alle tartarughe dove si potranno avere indicazioni e consigli su come riconoscerle e rispettarle. Non di rado se ne potrà ammirare qualche esemplare che necessita di cure, prima di essere rilasciato libero in mare. Ricordate il famoso spot di un rinomato amaro? Questo spot è  stato girato su questa isola,  in queste acque e con queste persone!!! Noi proseguiamo la visita a terra con una breve escursione al “belvedere” sopra Pecorini,  da dove possiamo ammirare un tramonto unico e spettacolare, con il sole che bacia il mare ed il profilo di Alicudi sullo sfondo. Per concludere la giornata, possiamo gustare piattini eoliani presso il “chiringuito” di Piero, a pochi passi dal belvedere o ritornare al borgo in uno dei ristoranti locali: la Sirena o l’ottimo FiliCrudi, un ristorante di Sushi dove potremo gustare specialità esotiche, con prodotti ittici freschissimi e assolutamente locali.

SESTO GIORNO – GIOVEDI’: Vulcano

Abbandonare Pecorini a Mare è per noi sempre una stretta al cuore.

Una veleggiata di alcune ore ci porta fino a Vulcano. La meteorologia del giorno ci consiglierà se ancorare al porto di Ponente o al porto di Levante. Due ancoraggi simmetrici divisi dalla stretta lingua di sabbia nera che unisce Vulcano a Vulcanello. Un tempo due distinte isole, oggi unite dall’istmo di sabbia e da una strada asfaltata che lo attraversa. Per chi lo desiderasse, una piacevole camminata di un’ora e mezza porta al cratere del vulcano spento ma con numerose “fumarole”, da cui si può ammirare una splendida vista su tutte le altre isole.

Vulcano è un’isola dai due volti. La parte nord, bassa ed arida, con numerose bocche di sfiato di vapori solforosi e bagni termali di fango sulfureo. La parte sud, il cosiddetto “altopiano”,  ricco di alberi e coltivazioni tra le rade e belle abitazioni eoliane caratterizzate dai freschi e classici porticati colonnati, ornati da bianchi tendaggi. Nell’estremo sud, il più vicino alla Sicilia, una strada tortuosa conduce al borgo di pescatori di Gelso, con la sua spiaggia nera ed il bellissimo faro che segnala il limite meridionale dell’arcipelago.  Non di rado e con meteo favorevole, scegliamo di ancorare nella bella baia di fianco al Faro di Gelso, per una notte tranquilla cullati dolcemente dalle onde, ammirando la costa Siciliana sullo sfondo con l’Etna che ne caratterizza i contorni. E magari poter degustare gli ottimi piatti della cucina di Franco del Ristorante “da Pina”, proprio in riva al mare.

Oppure un fine giornata con aperitivo alle Sabbie Nere, dove passeremo una piacevole serata e dove occasionalmente sarà possibile organizzare un BBQ sulla spiaggia, in collaborazione con gli equipaggi di altre barche amiche. In caso di meteo perturbata una sosta al molo o alle boe di Vulcanello, ci permetteranno di passare una notte tranquilla ed in sicurezza.

SETTIMO GIORNO – VENERDI’: Lipari

E’ purtroppo arrivato l’ultimo giorno della settimana, stasera si rientra all’ormeggio di Lipari. Ma abbiamo ancora una lunga giornata da trascorrere tra sole e mare.  Una breve navigazione per ammirare la grotta del Cavallo e la piscina di Venere, sul lato ovest di Vulcano.

Attraversiamo lo stretto di Vulcano, per una sosta bagno e pranzo a Valle Muria, lungo lo costa ovest di Lipari. Nel pomeriggio ci spostiamo sul lato sud, per un ultimo bagno settimanale di fronte alla spiaggia di Vinci. Da questa posizione, abbiamo una splendida visione dei Faraglioni di Lipari e delle verdi rive di Vulcanello, al di là dello stretto.

La settimana volge al termine, nel tardo pomeriggio salpiamo per una breve navigazione fino al nostro “rifugio” della Buona Fonda, alla Marina Lunga di Lipari.

Concludiamo assieme la settimana in un’ottima trattoria del centro storico di Lipari. Ricordiamo con la mente e il cuore la settimana e le meravigliose emozioni che abbiamo vissuto assieme tra le isole di Eolo.

Notte a bordo e sbarco al sabato mattina. Ronik ed il suo equipaggio vi aspettano per una prossima crociera, regalandovi rinnovate emozioni, di vela, di mare, di storia e di cultura.

BUON VENTO DA SAILING RONIK

Betty, Mauro e S/Y Ronik